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Chi sono

Arianna Pascale è una vera e propria stilista dello sguardo.

 

E’ considerata la maggior esperta in Italia di ricostruzione paramedicale delle sopracciglia in tecnica realistica e rigenerazione cellulare delle ciglia, protocolli esclusivi che mette a disposizione delle sue studentesse durante le Masterclass da lei presidiate.

Arianna Pascale è tra le migliori dermopigmentista al mondo, a nominarla è un’importante agenzia Statunitense che la cita 17esima, classificando la giovane ragazza tra le “Top 20 Microblading Experts” del 2021.

 

Il talento di Arianna Pascale non passa inosservato neppure a medici estetici e chirurghi che le affidano i visi delle proprie pazienti; molte di loro, oncologiche.

Arianna Pascale si è distinta creando un metodo esclusivo incentrato sulla valorizzazione dello sguardo che raccoglie centinaia di testimoniante, comprovate, di donne soddisfatte.  

Attiva sui social, ogni giorno mostra limpidezza, trasparenza e vicinanza alle sue clienti e non, creando contenuti formativi di valore e rispondendo alle domande delle migliaia di donne che la seguono. 

Dinamica, sorridente e predisposta al contatto con il pubblico, Arianna Pascale prende le distanze da trattamenti che non reputa in linea con il suo stile. Crede fortemente nella specializzazione, per questo preferisce rinunciare a lavori che non considera in linea con la sua visione, piuttosto che scendere a compromessi.

Si parla di Arianna Pascale e del suo innovativo protocollo di ricostruzione delle sopracciglia anche sulle riviste, a carattere medico-scientifico,  “LaPelle” e “Oomag”.

Lo storico settimanale femminile “ViverSani&Belli” di rilievo nazionale  le dedica due numeri in cui Arianna Pascale espone il suo metodo di rigenerazione cellulare delle ciglia, lash-lifting.

“Radio Norba” del gruppo Mediaset la intervista in diretta Tv sul digitale terrestre e canale Sky mentre “Radio Roma Capitale” e “Radio News 24” le chiedono di parlare dell’accademia di alta formazione di cui è fondatrice e tutor: “Diventa byariannapascale”.

Nel 2020 crea un’accademia di specializzazione per professioniste del settore in cui ha come obiettivo trasmettere le sue competenze, la sua determinazione e il suo metodo di successo.

Arianna Pascale si distingue dalle sue colleghe per la capacità di realizzare sopracciglia realistiche, delle vere e proprie opere d’arte, che oltre ad essere esteticamente belle sono anche fisiologicamente sicure: infatti non comportano croste, né lividi, né cicatrici. La sua missione è rendere naturali e armoniose le sopracciglia delle sue amate clienti evitando, in modo deciso e imprescindibile, trattamenti aggressivi e omologazioni a canoni imposti dalla moda.

La sua presa di posizione in difesa della bellezza al naturale la rende UNICA e INIMITABILE.

Credo fortemente che lo sguardo di ogni donna sia condizionato dalla forma delle sopracciglia, cornice degli occhi. Il mio obiettivo è valorizzare i lineamenti, addolcire, intensificare… senza mai stravolgere! Tutto quello che è artefatto invecchia e indurisce. Prendo le distanze da tecniche poco naturali che si allontanano dal mio stile. La bellezza è racchiusa nella semplicità.

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La mia storia

Considerata la migliore micro-pigmentista paramedicale in Italia, Arianna Pascale è un importante punto di riferimento per  le donne che scelgono di valorizzare lo sguardo con tecniche innovative-non invasive.

Nel 2006 si trasferisce in Toscana, precisamente a Pistoia, ove affinare le sue doti visagistiche entrando a far parte, a soli 23 anni anni, di una prestigiosa equipe medica specializzata in medicina e chirurgia estetica ricostruttiva. Il suo compito era svolgere trattamenti di rigenerazione cellulare su viso, collo e décollété delle pazienti dello studio medico.

A distanza di qualche anno, proprio a seguito della scoperta di un tumore che aveva colpito suo padre, decide di tornare in Puglia per stare accanto alla sua famiglia, a cui è molto legata, considerandola un dono di Dio. Superato il momento critico, avvia la sua attività a Castellana Grotte, terra dei trulli e città natale, conosciuta nel mondo per il famoso complesso carsico di cui dispone. Arianna si fa presto amare da tutte le Donne che hanno a cuore la propria bellezza ma ben presto qualcosa sarebbe cambiato, nulla sarebbe più tornato come prima…

Arianna racconta così la sua esperienza, portando alla luce uno degli avvenimenti più duri della sua vita:

Sono nata due volte: la prima, dal grembo di mia madre, il 19 maggio del 1988. La seconda, poco dopo Natale, in una notte fretta del 27 dicembre 2016, a seguito di un brutto incidente stradale in cui ho rischiato di perdere la vita. La sera che precedeva la tragedia, avevo assistito alla Santa Messa nella suggestiva Basilica di San Nicola, a Bari e sono convinta che il Santo protettore sia intervenuto per grazia Celeste, salvandomi da morte certa la sera successiva in cui, l’automobile su cui ero trasportata come passeggera, sbandò a causa di un forte temporale. Sento ancora il vento gelido accarezzarmi i capelli… I vetri dell’auto erano infranti sul mio viso. Persi i sensi. Non ricordo nulla dell’impatto, solo quella brutta curva e le urla degli amici. A seguito dello scontro frontale con l’automobile che viaggiava nella corsia opposta, i soccorritori constatarono che tutti i passeggeri stavano bene… Tutti tranne me. Ero in pericolo di vita: codice rosso molto critico, trauma cranico extra-cerebrale con falda ematica, ferite lacero-contuse e fratture composte del terzo medio superiore (fronte, occhi, naso e zigomi). Vomitavo sangue. L’auto-ambulanza correva, io ero vigile e pregavo incessantemente. I medici del pronto-soccorso erano preoccupati, temevano il peggio. Mentre mi trasportavano in barella riuscii a scorgere il mio viso riflesso nello specchio dell’ascensore dell'ospedale: ebbi un sussulto e pensai: sono un mostro! Ricordo che avevo tanta paura di non poter riabbraciare la mia famiglia. Volevo piangere ma sentivo troppo dolore sul viso per poterlo fare, così decisi di essere forte e preservare l'energia vitale di cui disponevo in quel momento.

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Dopo una riabilitazione lunga qualche mese, ebbi un rifiuto della mia immagine: mi specchiavo e non mi accettavo. Sì, mi vedevo brutta. Iniziai un percorso di psicoterapia in cui trovai la forza di guardarmi dentro e tornare ad amarmi. Intrapresi, parallelamente, un percorso di formazione verticale mirata al ringiovanimento cellulare del viso e alla valorizzazione dello sguardo. Lentamente, tornai ad riabbracciare me stessa e ad amare l'immagine che vedevo riflessa in quello specchio. Di lì a poco capii che la mia missione sarebbe diventata aiutare tutte le Donne, che per una serie di motivi non si piacciono più, a prendersi cura di Sè, partendo dalla cura del proprio viso. Focalizzai tutte le mie energie e i miei studi in un’unica direzione: LA VALORIZZAZIONE DEL VOLTO FEMMINILE e DELLO SGUARDO grazie all’utilizzo di tecniche innovative-non invasive, in grado di armonizzare e migliorare, senza mai stravolgere”.
 
Tutto il resto è storia!

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